lunedì 30 luglio 2012

La mia famiglia all'aeroporto, il volo per Los Angeles e i kamikaze.


Lacrime preventive. Ecco che ci vorrebbe. Ve le pigliate alle pastiglie per il mal di mare prima che v'imbarcate per uno di quei terrificanti viaggi per andare come a tanti animali in Sardegna, sì? Allora, se io devo andare a prendere l'aereo con zio Billy e tata Maddalena e Billy piccolo e nonna Vittoria io non ce la voglio alla pastiglia ma devo gettare lacrime preventive perché già lo so per certo che qualche cazza di roba bruttissima assai mi si rovescerà precisa sopra alla capa mia tipo 'na valanga di guai da telegiornale co' tanto d'edizione speciale di Bruno Vespa che trema e sbava.

          Allora io ho imparato a pensare al peggiore dei guai da passare, ma non so' Stephen King e tengo il cervello a trazione romantica per cui vi racconto i cazzi dei fatti e facciamo prima. Oceani di lacrime, sentite a me.

          Tata Maddalena e nonna Vittoria e zio Billy e Billy piccolo  se ne devono andare all'America da mio fratello che lavora a Los Angeles. Tre generazioni di sangue mio  in volo sopra alle nuvole a trovare quella disgrazia naturale di mio fratello, Filippo, l'assente padre di Billy piccolo e Vittoria piccola che saggiamente è rimasta a casa a badare alla cana.

          "Maddale' guardami bene e presta attenzione assai. Tieni la capa bella concentrata appresso alle parole mie, stiamo intesi?". Così dice a Maddalena zio Billy vestito con un abito celeste pallido, ma talmente pallido che ci viene voglia di portargli un bicchiere d'acqua e zucchero a 'sto vestito. La mise di zio Billy è adeguata, secondo lui, a quel che deve fare.
          "Mi devo prendere l'aereo, no? E mi vesto come al cielo, ma tu cazzone che capisci". E s'è vestito come al cielo co' qualche nuvola, tiene la camicia bianca così come bianca con punte di spillo celesti è pure la cravatta, mentre per gemelli tiene due enormi stelle marine in turchese. Ma pure devo ammettere che questo quando si veste a volte mette cose alquanto fascinose, tipo le calze che tiene oggi, in cotone filo di scozia a righe celesti e bianche, 'na roba sciccosissima.

          "Signorino Billy ci teneto tutto il mio comprendimento dacetemele le direzioni istruittive che io ve le insecuo di precisazione".
           "Maddale' non mettere niente da mangiare nelle valigie, hai capito? Maddale' mi raccomando, hai capito? Maddale' non si può. Maddale' ci arrestano, hai capito? Maddale' non ci fanno partire. Hai capito Maddale'? Guai e anatemi grossi assai se metti roba da mangiare nelle valigie, capito Maddale'?".
          "Signuri' sto ignorantissima mica scimunita,  e co' stu hai capito che mi ce li aveto abbuttati addosso come a un ragano, eh".

          Siamo arrivati a Roma talmente in anticipo che ce ne andiamo a pranzo in un ristorante dove non appena entriamo iniziano tutti a venerare a zio Billy tipo come a 'na divinità. Ci sono forse 39 gradi siamo seduti all'aperto e al momento di ordinare le pietanze a me pare di vedere la signora della Columbia Pictures in controluce. Maledizione alla fame nel mondo. Un trionfo di fritture, di bollito, e parmigiane e lasagne e finanche brodo e per giunta vino rosso. Maddalena a me pare persino ben più grossa dei suoi centodieci chili. Ho chiesto più volte se per caso non so' stato adottato. Vi dò la parola mia d'onore io non mangio come a questi. Per non parlare del fatto che zio Billy e Nonna Vittoria si so' menati tre bottiglie di bordeaux che se ce lo viene a sape' Equitalia ci pignorano le urine. Dovremmo andarci a piedi all'aeroporto, da Piazza Del Popolo a Fiumicino, a piedi.

          Vi risparmio il tragitto in taxi con dibattito surreale Billy piccolo vs. tassista: il mio giovane congiunto avrà modo col tempo di capire che i tassisti romani hanno un'opinione su tutto e ci tengono forte a fartela sapere l'opinione che tengono e te la urlano dallo specchietto retrovisore.
         In più, da stamattina, sento n'odore forte di formaggi vari come che ce li tengo nel cervello a stagionare.
        E come se non bastasse mo' tengo forte il complesso delle manie di persecuzione ché mi pare che chiunque ci fissa brutto tipo che evidentemente deve sembrare strano che uno svenente abito celeste elegantemente magro di settantasettanni rappeggia co' nu cappellino viola messo al contrario sopra a 'na testa di riccioloni castani accompagnati da una felpa d'un indefinibile colore mentre un paio di jeans di almeno due taglie oltre il necessario calano a terra smodatamente cedendo alla forza di gravità dando così a chiunque la gioia d'ammirare un bel paio di mutande che lasciano sgradevolmente alla vista lo spacco delle chiappe di mio nipote. Tale foto già basterebbe ma invece l'artista decide di usare un grandangolo in modo da far apparire anche una coppia di matrioske nere che facilmente Maddalena se la contiene precisa dentro di sé  a nonna mia.
          Maddalena oggi, indubbiamente, pare notevolmente più grossa del solito. E nessuno s'è venuto a ritirare le forme di formaggio dal cervello mio, bisogna giustamente smaltire prima quelle dell'Emilia.
       
          Adesso siamo in coda per il check in, e spiegare a nonna Vittoria che non avrebbe corso il rischio di essere colpita da un tiratore in agguato ha richiesto pazienza e tempo, assai. Siamo circondati dal nemico. Ci sta un gruppo di primordiali napolomericani che la fotografia non ve la posso descrivere che non so' capace, vi posso solo di' il titolo, nero e catene d'oro con basette vintage.

        "Yeah, 'stu fuck di terrorism it is really 'nu gross cacamend ro cazz they stann' a farti go away la voglia to come back in Italì".
        "Well brother you are right so assaje it's just a wasting tempo with tutti these condrolli".
        "Oh yes. It is la terza time that caccio lu passport, ngul a chi le mmuort to everybody".
         "Scusatemi lor signori, permettano una parola. Lo capiscono l'italiano corretto?" Cristo per Cristo con Cristo e tantissimi Santi altri soprattutto a quelli meno noti, ma perché zio Billy non si riesce a fare mai, dico mai, i cazzi suoi?
         "Well old friend of mio what the hell vuoi? Speak as you want but face ampress, come on".
         "Caro connazionale il suo modo d'esprimersi non è certo inferiore alla sua eleganza, mi permette di rivolgerle una domanda?".
          'Sto specie di Joe Pesci si guarda a zio Billy e sopranescamente annuisce col capo.
          "Dunque se vi fossero due code, una come questa, lunga fatta di estenuanti e ripetuti controlli, ed un'altra, dove si sale direttamente sull'aereo senza neanche mostrare un documento e niente metal detector e perquisizioni, di grazia, lei, subumano ipercoglione puzzolente, quale cazzo di fila sceglierebbe per far imbarcare i suoi figli?".
         "Hey son of a bitch mo' i will do to you nu paliaton mammata fucker..." e mentre Pesci e company stanno per fracassarsi di mazzate a zio mio ecco arriva invisibile e silenziosa, ma altrettanto letale, 'na nube tossica di zolfo ed uovo sodo e brodo e tortellini e fritto misto e parmigiana di melanzane e bollito.

          "Wow, damn, what's happened. O my God, it's terrible. Pongy, fuck, what a stink. Get out of here, c'mon, let's go, jamm cenn'".
            "Uuuu, ma what it is cazz 'e puzz, we're in the shit"
            "Maronn' Maronn' run away scapp' scapp' azz wow".
           Provvidenzialmente la squadra antisommossa della famiglia mia ha salvato zio Billy dalla morte certa. Billy piccolo ha usato i lacrimogeni che custodiva dentro di sé in modo da disperdere la folla di facinorosi. Mi sembra di vedere agli Angela, padre e figlio, che ci chiedono a Billy piccolo come ha fatto a partorire 'na simile atomica flatulenza senza peraltro cagarsi addosso.

          E mentre aspettiamo che Billy piccolo risponde ai quarkiani noto una certa anomala agitazione nelle forze dell'ordine. E' tutt'un frenetico parlare in quegli aggeggi che tengono sulle spalle, adesso sono comparse anche le armi. L'unico che pare non essersi accorto di nulla è zio Billy ora intento in un'altra sua specialità.
          "Insisto, la prego gentile Gabriella. Venga con me, mi lasci almeno provare a vedere se c'è un posto sul volo. E' assolutamente consigliabile, dopo uno stressante periodo di vacanze in Sardegna, andare a Los Angeles per disintossicarsi. Anzi, venga con me e una volta a Los Angeles proseguiremo per Bora Bora, la prego, dica ai suoi occhi meravigliosi di ordinare alle sue superbe labbra di assecondare questo povero vecchio, Gabriella, allora? Le passo le mie cuffie, se le piace questo pezzo verrà con me, d'accordo?". Adesso sono sopraffatto dal panico poiché sono consapevole che se la bella Gabriella dice sì a zio Billy quello le cede il biglietto mio, è garantito. Anche perché, pur ammesso che non lo conosce, come fa a non piacerle il pezzo di Bebu nostro?


          Ma la risposta di Gabriella nessuno la saprà mai.

          Maddalena è troppo grossa per passare dal metal detector e non vuol farsi mettere le mani addosso dalle guardie.

          "Levate alle manacce vostre dalla biancheria mia, sa!".
          "No no Maddale'...mi scusi Gabriella bella" e zio Billy si tuffa letteralmente per cercare d'impedire che Maddalena sferri il suo temibilissimo gancio sinistro sul volto del poliziotto.
         Troppo tardi. Ho letto tanti libri, e visto tanti film. Ho capito, è un diversivo. Davvero c'è qualche problema, di quelli seri.

          "Un Kamikaze, state giù, tutti giù".
          "Nu cazz e cane?" esclama nonna Vittoria.
          "Presto, a terra!". Adesso un poliziotto tiene il suo mitra sopra alla faccia di Maddalena, la quale gli dice "Che cazzo di cane e cazzo di cane ma che ve lo andate trovando da me".

          Un urlo terrificante viene lanciato da Maddalena che adesso, a ottantadue anni, è bloccata assieme ai suoi centodieci chili, forse centotredici visto quello che s'è strafogata oggi, da cinque poliziotti che...porca cacca, la stanno spogliando!

          E priva delle sue vesti, Maddalena, la nostra tata, è davvero nu cazz di kamikaze.

          Infatti Maddalena indossa diverse cinture di provoloni e pecorini e scamorze e pure 'na banderuola di salame piccante, due collane di peperoni essiccati a mo' di giarrettiere, nu kamikaze di prodotti dop pronta a farsi esplodere bloccata in tempo dalle forze dell'ordine. Ecco perché il mio cervello stava pieno di formaggio.

          "Maddale' questo perché non sì scimunita, t'avevo detto niente ROBA DA MANGIARE!". Le urla rabbiose di zio Billy non sono certo dovute al fatto che Maddalena ha contravvenuto alle sue disposizioni tantomeno perché abbiamo una terrorista DOP in famiglia. Zio Billy sta nervoso assai perché sa che 'sta figura di merda ha certamente contribuito a far sparire Gabriella.

           "Signuri' sto co' l'ignoranza grossa brutta, ma nun so' né ascimunita né disobbedita: io roba da mangiarla addentro delle valigie non ce ne sono prorprio ammessa, ah!".

           E Maddalena tiene ragione!

7 commenti:

  1. Mi sono fatto un sacco di risate. Davvero divertente

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  2. "Kamikaze di prodotti dop", se non è avanguardia questa!
    Leggerti mi produce un effetto paresi mandibolare, che a stento riesco a togliermi di dosso senza passare per una psicopatica evasa dal manicomio.
    Sto immaginando un mondo parallelo dove la gente che va in ufficio - sempre di malavoglia - invece di un caffé + sigaretta e spettegolamento con lamento incorporato sulle ingiustizie della vita e bla bla bla, si legge uno dei tuoi racconti. Uscirebbero fiori dai telefoni, dai fax, dai modem, e pure in HD. Te lo dico io.
    Un saluto da questo universo alternativo!

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    1. Amen...magari i racconti potrebbero essere tipo a pagamento, sì campa cavallo...
      Grazie Silvia Green ;)

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  3. Ciao mnemic grazie...e prometto, per il next post, un pezzo rock!

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  4. oh santo cielo mi ero persa Luglio!!!! benissimo così mi divertirò ancora un po a leggere cosa ti combina Zio Billy...ciao Luca

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