sabato 17 agosto 2013

L'Estate, E I Ricordi D'un Posto Speciale.


          Ho smesso d'incazzarmi. Qualche tempo fa sarei diventato una bestia, oggi no. Non fa niente, aspetto. Prima o poi mi verrà in mente. Male che va leggo sull'iPod cosa sto ascoltando, tutto qui. Una volta no. Una volta mi sarei fatto venire n'attacco isterico se dopo cinque secondi non indovinavo il pezzo che stavo ascoltando. Ovviamente una volta mica mi sarei limitato solo ad indovinare il pezzo, macché. Avrei saputo dirvi i componenti della base ritmica, l'autore, i cantanti del coro e via andando. Forse perché una volta gli LP tenevano un gusto loro tutto speciale. Vuoi mettere tenere in mano la copertina di un LP o quella di un cd? Dell'iPod non ne parliamo proprio.

         Epperò, co' l'iPod ti porti appresso tutta la musica tua e You Mean Everything To Me e una volta sarei riuscito a dirvi chi era 'sta vocina che canta sopra al sax di Tom Scott. Niente, adesso niente. Sfido il mio iPod co' la riproduzione casuale e perdo sempre. Quando mi va bene, come in questo caso,  ingarro a chi è intestato il CD ma titolo e vari featuring ma manco pu' cazz!

          Fortuna vuole che ora le cuffiette mi passano la marimba di When I Give My Love To You di Michael Franks e questo ve lo riconosco pure se prova a cantare i suoi pezzi Peppino Gagliardi... Only you can make me feel when you ... di che anno è? Forse del 1985, quando già iniziava a piacermi meno. Mica potevo sape' che la musica si sarebbe tanto ammalata da costringermi a rivedere tutti i giudizi sulla musica degli anni 90!

           Ta da dam ... e bravo l'iPod, questa è roba bella bella anche se leggermente posticcia, questo è coso, quello che pure teneva la carriera funky parallela, quello col fratello trombettista che a sua volta si menava a quella pianista brasiliana, questo è l'album di ballad, roba classica, very cool e molto wonderful, ma non mi ricordo, maledizione e maledizione, non mi ricordo come cazzo si chiama. Una volta sulla spiaggia, mentre Gianluigi sforbiciava, ci avrei detto a Lucio pure i nomi dei microfonisti e invece  mo' manco mi ricordo il piffero del nome del sassofonista maledizione mi sa pure che è morto, poveretto, Michael Brecker! E se il tuo cervello non ti riesce più a suggerire Michael Brecker co' The Nearness Of You, dove assieme a lui ci suonavano Herbie Hancock e Pat Metheny e Jack DeJhonette e Charlie Haden e in un pezzo c'era pure James Taylor e infatti ecco che tipo come a 'na specie di iPodesca magia arriva proprio James Taylor nel momento in cui sono al  cancello della Spiaggia Nera.

           Saranno ventanni che manco da 'sto posto, sembra 'na roba alquanto strana dover citofonare per accedere a 'na cippa di spiaggia ma Maratea tiene regole tutte sue.  

          Un improbabile bagnino dal nome altrettanto improbabile, Vicente, si avvicina armadiescamente a me mentre ancora mi gira la capa per i troppi gradini fatti e mi chiede in inglese se voglio un ombrellone e cosa m'ascolto. E al cospetto del bagnino co' gli occhiali da Men In Black faccio la figura del coglione, sarà per i gradini, sarà per la bellezza selvaggia di questa magica spiaggia, sarà perché adesso l'iPod mi fa ascoltare Save It For A Rainy Day di Stephen Bishop, sarà quel cazzo che sarà io ci rispondo a Vicente "Prego?" e quello s'allarga le braccia.

"O vuoi l'ombrellooone?" Mi dice Vicente co' tutte le o aperte più di tutti i mercati valutari della terra.  
"Sì, grazie". 
"Tieni la faccia conosciuta, che t'ascolti?" Nel mentre s'avvia alla prima fila col passo d'un condottiero d'altri tempi. Solo adesso noto il suo pantaloncino in decisa controtendenza. E' quasi un modello ascellare, come a dire amici miei io la panza non la tengo per cui i costumi a vita bassa, quelle ricchionate, li lascio a voi.

           Mentre prendo posto sul mio lettino, Vicente si complimenta con la mia scelta musicale e attacca a ragiona' di filosofia dopo avermi spiegato alcune regole di macroeconomia non senza avermi informato che parla correntemente sette lingue.
"Vicente!" Lo richiamo dopo essermi ripreso.
"Dimmi". 
"Sempe' tieeeni 'stu cazz' i  accendo marateooota, ah!" Mi punta il dito, allarga le braccia e se ne va.

         E solo adesso la vedo. E' in acqua. In quell'acqua che non è blu ma verde quando non azzurra perché 'sta spiaggia è come uno specchio senza fine dove la beffarda verde e rocciosa natura di 'sto posto è solita soffermarsi a lungo per autocompiacersi di tanta meraviglia.

          Ironside di Lars Danielsson, Bugge Wesseltoft & Nils Petter Molvaer attacca nel preciso istante in cui m'accorgo d'uno scoiattolo biondo col costume fucsia che s'inerpica su un costone di roccia  dal quale, conquistatane la vetta, si lancia con una piroetta in mare, mentre il sole lo guarda e ci trasforma 'sto ragazzino biondissimo in una spiga di grano che volteggia in controluce fino ad impattare in acqua in un trionfo di bianca schiuma. Si chiama Sebastiano, la spiga di grano.

           Maratea.

           E lei è sempre in acqua.

          E' bella come trentacinque anni fa. No, di più. Il suo sorriso è ancora più disarmante. E' un arma, il suo sorriso. 

           A Wilderness, Laura Nyro e non sento il caldo. Vedo un viale di stelle sul mare, il riverbero di tutte le luci dell'amore del mondo. Il sapore di labbra mai baciate e sempre sognate, giorno dopo giorno, estate dopo estate, il suo sorriso. Ogni tuffo era per lei anche quando lei in spiaggia non ci veniva proprio perché l'avevano invitata per una gita in barca. Ogni bacio era per lei, mentre baciavo tutte tranne lei. Ah ah, adesso sembra che l'iPod stia a prendermi per il culo Classic, Adrian Gurvitz ... I'm an addict now, an addict for your love, quasi quasi mi alzo e te lo vengo a dire. Sì, mi alzo e vengo in acqua da te. Magari quello che ti sta vicino è tuo marito, ma io ci vengo lo stesso. Mi alzo e vengo in acqua da te. Vengo a dirti che da trentacinque anni, ogni giorno, penso a te. Vengo a dirti che sono trentacinque anni che faccio l'amore con te con persone che non sono te. Mi tuffo in acqua e ti dico che in trentacinque anni non ho mai incontrato un sorriso come il tuo e te lo dico tra le stelle del mare che illuminano i tuoi occhi. 

           Mi alzo, e dopo due passi resto immobile. Il fuoco. Hey Now, Adriana Evans un'altra delle troppe meteore nelle orecchie e il fuoco nei piedi. Che coglione, non si può camminare sulla Spiaggia Nera a piedi nudi. Manco Giucas Casella, che coglione.

            Ma lei è ancora lì, e Michael Jackson canta I Can't Help It e vuoi vedere che s'è creato a tipo nu collegamento sinaptico tra la capa mia e le cuffiette? ... I wouldn't help it even if I could ...

          Per tutti i ragazzi eri come è l'Isola di Santo Janni per le barche. Ti stavano tutti intorno, conquistavi tutti. Il tuo sorriso iniziava dagli occhi, quelle due fessure a mandorla d'una bellezza ipnotica. E il tuo modo di parlare, di piegare la testa da un lato nel preciso istante in cui t'aprivi nel sorriso dei sorrisi ... If only I can find the way ... so give us an answer ... Lord Is It Mine, Supertramp con i jeans e il pullover blu perché a Ferragosto a Maratea pioveva sempre e sulla vespa faceva freddo. E io ti guardavo, incantato.  Eri come circondata da cento angeli, ognuno dei quali muoveva nella giusta direzione un tuo capello, alzava la tua mano, girava la tua testa.

            E sei ancora lì, e sorridi, e sorridi, e sorridi. Sono certo che la vita è stata vita anche con te, ma tu sorridi. 

           All Alone, Sylvia Stiplin che però, caro il mio iPod, non c'entra manco per il cazzo!

"Ehi, ma ciao, come stai? Quanto tempo!" Paolo, sempre gentile. Diversamente avrebbe detto che il mio corpo s'è fatto preciso il raddoppio. E c'è sempre un Super Santos, sulla spiaggia. Oggi come allora. Quindi, dov'è che abbiamo sbagliato? La colpa è solo nostra se il mondo è 'na merda o la colpa è sempre, oggi come allora, di qualcun altro?

          The Lady Don't Mind ... who knows who knows what I'm thinkin', Talking Heads nelle orecchie e tu negli occhi, in acqua e com'a nu cazz di Baglioni vorrei sapere come stai e chi t'apre lo sportello che poi, magari. Quella canzone parlava di due che assieme c'erano stati, noi no. Ma io ti amo, eccome.

           Heaven Must Be Missing An Angel, Tavares e che banalità! Magari adesso lo spengo 'sto ciuccio d'iPod chissà non sia tutta colpa sua, forse se tolgo le cuffiette la magia finisce. Sì, e comincia il tormento che magari col cervello che non t'accompagna ti metti e canti.

          E a proposito di cervello, ti rendi conto che la stai fissando da un'ora, a tipo maniaco? Sarai un coglione? E se il mio cervello è malato, come sta messo quello dell'iPod che mo' se ne viene co' Ordinary People di Neil Young? Ecco, scegli una canzone e fagliela ascoltare e poi le chiedi se si ricorda di te. Zitto, sei un coglione!

            Adesso vengo in acqua, e ti racconto. Ti racconto di quella volta che c'incrociammo sulle scalette che da Piazza del Gesù portano sul marciapiede di Moda e Mare.
"Ciao"
"Ciao"
"Vai di fretta?"
No che non vado di fretta, e se hai bisogno ti porto sulle spalle e in ginocchio fino al Cristo e poi torniamo giù, se ti va siediti sul muretto e ti sbuccio un miliardo di pinoli, se vuoi mi riempio la bocca di miscela e vengo a sputartela nel serbatoio del tuo motorino che è a secco. Ma siccome sono un coglione, ti dissi "Sì, scusa ci vediamo dopo".

           Adesso vengo in acqua, e ti racconto. Ti racconto di quella volta, al Macarro. Al tramonto, ancora in spiaggia. 
"Giochi con noi a pallavolo?" Proprio mentre Gianluigi mi dice "Vieni a crossare?" Attaccati al cazzo Gianluigi, fateveli da soli i cross e non perché per una volta m'andrebbe di colpire di testa invece che crossare ma perché voglio giocare a pallavolo con quella che sarà la principessa della mia cazza di vita. Ma siccome sono, be' lo sai già cosa sono amore mio, ecco che allargai le braccia e piegai la testa da un lato e con un sorriso beota corsi a fare i cross.

          Wouldn't It Be Good, Nik Kershaw ... even if it was for just one day ...

           Adesso vengo in acqua, e ti racconto. Ti racconto di quella sera, al Santo Janni che ancora oggi credo sia uno dei posti più belli del mondo per una discoteca sul mare. Come sempre, ero seduto. Come sempre, bevevo coca&whisky, che bevanda di merda!
"Ciao"
"Ciao"
"Come va?"
"Tutto bene, tu?"
"Si, diciamo di sì. L'estate è quasi finita, dove andrai all'università? Balliamo?"
Mi metto a studiare per te, porca cacca. Vengo all'università dove vuoi tu e ti copio a mano tutto quello di cui hai bisogno ma perché mi chiedi di ballare? Ti rendi conto di quant'è ridicolo un ragazzo che balla e non sa ballare? Perché?

          Watcha Gonna Do?, Pablo Cruise.

          Perché? Perché non ti sei alzato? Perché non le hai preso la mano e non l'hai portata alla balustra a guardare l'isola alla luce della luna? Perché non hai lanciato contro un albero quella cacata di coca&whisky e non le hai detto che sono cinque anni che l'ami? Perché non hai preso quel meraviglioso viso tra le mani e non hai baciato quegli occhi perfetti fino all'alba, cazzone! Perché?

          Adesso è lei che ti guarda. Starà pensando non può essere lui, non può essere ingrassato così tanto ... Call you telephone far away ... Come On Home, Pages e se non ti alzi adesso, quando? Sono trentacinque anni che vinci il premio di coglione dell'anno, il record è tuo, non te lo toglierà più nessuno, alzati. Alzati, porco Giuda!

           Motion, Allen Toussaint.
"Papi, abbiamo fame. Ci compri due friselle col pomodoro?"
"Tieni". E metto in mano a mia figlia una banconota da dieci euro che mia figlia si guarda come fosse un pezzo di carta igienica usata!
"Papi, una frisella costa 8 euro e poi un succo e poi un gelato, fai tu!" E mi guarda come l'ultimo dei pezzenti. Vicente, 'a filosofia d'u Men In Black mo' che t'acchiappo! E con dispiacere saluto l'ennesimo foglio da cinquanta euro che s'allontana da me mentre Mr. iPod propone Honeymoon Day degli Arrested Development.

          Non ce la faccio più, sei ancora lì in acqua. E quel sorriso. Chissà se ricordi anche tu.

          E quella volta. La volta della festa. Quella volta avevo deciso. Te l'avrei detto alla festa. La festa a casa di ... porca miseria, non mi ricordo ... accidenti, è entrata in acqua adesso, ti sta salutando ... come diavolo si chiama ... la festa, i preparativi durarono una settimana. E io ero determinato. Ti avrei chiesto di metterci assieme. Avrei messo jeans e camicia bianca. Sarei arrivato puntuale alla festa, cioè sarei arrivato per primo. Avrei aspettato. E non appena tu fossi arrivata t'avrei presa in disparte e ti avrei chiesto di stare assieme. E avevo deciso che sarei andato via subito dopo. Da solo se, come probabile, tu m'avessi detto no. O con te, se per un miracolo della vita tu m'avessi detto sì. E t'avrei portata sulla spiaggia, e t'avrei baciata e baciata e baciata. Ma quella stronza che tu adesso baci al posto mio, quella granda grandissima stronzazza non m'ha invitato alla festa. Fui l'unico della spiaggia a non venire alla festa. Fui l'unico a non essere invitato.

          E adesso tu sei lì, in acqua davanti a me. Bella più di allora. E io vengo in acqua, vengo a chiederti se ti ricordi.

          We've Only Just Begun, Carpenters

"Papi, mi porti i sandali?"
"Arrivo". E dopo vado in acqua dall'amore mio. Quanto ci vorrà per fare dieci metri? E poi per farne venti, di metri, per andare in acqua. Da lei.

         Ecco, venti metri. Sono in acqua adesso. La mia silhouette sembra perfetta mentre volgo le spalle al sole che ti illumina mentre sgocciolandogli sul viso baci un uomo sotto l'ombrellone dell'ultima fila.

          E dal bagnasciuga guardo questo cazzo di spettacolo che la Spiaggia Nera offre gratuitamente a chi le va incontro dal mare, e penso a tutti quei gradini. All My Lovin' di Cheryl Lynn mi suona in testa anche se l'iPod l'ho lasciato sul lettino.

          Anche quest'anno il premio è mio.