"Il vizio più disperato è quello dell'ignoranza che crede di sapere tutto".
Oggi è San Messner, sentite a me. Si celebra la giornata degli alpinisti. Da quelli che scalano le collinette qui, di fronte a casa nostra, a quelli che vanno sulle montagne serie e alte assai. Evviva gli alpinisti.
La giornata delle roboanti dichiarazioni post voto. Ché tanto so' amministrative, eh. Hanno tutti avuto ragione, finanche quel segretario regionale, che invece di prendere per le orecchie il copincollista se l'è difeso già sapendo che avrebbe trionfato. E infatti poi s'incazzano tutti con Delio Rossi che ti schiaffeggia 'na nullità di giocatorucolo. Quanto sarebbe bello sentire "Sì, è vero, ci siamo sbagliati, aiutateci a migliorare almeno il puzzo di tutto 'sto letame dal quale siamo circondati". Macché, le testine, forti della certezza dell'intoccabilità che tengono sotto al mento, se ne vanno in giro sfidando la cervicale e s'arrampicano sulle alte vette dell'impunibilità e d'in su quelle cime, per i più impraticabili, t'avviano 'na valanga d'invergognabilità che incontrollata e maleodorante travolge la società civile. E ai cinguetii ed ai postini mo' s'aggiungono pure i saltimbanchi gracchianti con i loro insopportabili cricchiolii.
E mi dispiace, ma non tengo capa di regalarvi 'na canzone.
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