Non ho un problema particolare, è solo che mi annoio a morte e nella vita mi è sempre andato tutto fin troppo bene.
Mi chiamo Annamaria Verrolla e sono nota come Ah. Appartengo alla bella società. Of course.
Vi dirò la verità, 'sta cosa di Ah ora come ora non mi secca più di tanto. I primi tempi, quando lo venni a sapere, saltai su tutte le furie. Poi ci ho fatto l'abitudine. Anche perché, parliamoci chiaro, è vero. Voglio dire, la faccenda di Ah. Mi chiamano Ah perché Ah è il mio grido di battaglia quando mi faccio sbattere. Sì, perché a me piace assai assai fare all'amore.
Ero piccolina, allora. Tenevo sedicianni e mi chiusi nel bagno con tre amici miei che a loro non gli sembrava vero. Un cannone e tre cannoncini tutti dentro alla bocca mia. E quando godo io urlo forte Ah e Ah e Ah e Ah, e lo urlo forte forte pure quando non godo. Insomma io basta che faccio all'amore e faccio Ah.
Vi giuro, non lo so con quanti ho fatto all'amore nella vita mia. Adesso tengo trentadue anni e mi sono sposata a un pezzo di babbione di 48 anni e ci ho fatto un figlio. E sto per farne un altro, di figlio. Ma non è del babbione.
Io m'annoio. E allora fotto e mi faccio fottere. Fotto nel senso che tengo pure un altro vizietto, roba da niente: se vedo 'na cosa che mi piace io me la piglio. Magari poi sono costretta a nasconderla, ma intanto me la piglio. Pure se si tratta di cose che appartengono a persone che il babbione si invita a casa nostra. Nostra, a dir la verità la casa è sua. Ma che differenza fa.
Di me non è che si dica poi tanto bene in giro, ma che importa.
Io m'annoio. Ho provato a starmene buona buona subito dopo sposata. Ho resistito un anno. Anche perché l'unico che non mi fa dire Ah è proprio il babbione, e allora che volete.
Secondo il babbione mi vesto, o meglio mi svesto, in modo un tantino eccessivo. Io dico che non c'è niente di male se uso i pantaloni che mi spaccano letteralmente la passerina a metà. Mi sono pure rifatta un po', niente di che. Il naso, poco poco la boccuccia, e poi le extension e siccome non sono proprio alta, sì va be' so' piuttosto bassa uso i taccazzi pure quando vado in spiaggia. Anche se è un po' scomodo andare in spiaggia con i tacchi.
E' ovvio, gli uomini mi guardano. Ma generalmente mi piace farmi quelli che non mi cacano proprio. Soprattutto gli amici del babbione, che non se ne accorge mai. A quello ci piace cucinare e invitare gente a casa. Quello cucina e mostra la casa alle mogli degli amici, e mi porto nel bagno gli amici suoi. Che mi fanno fare Ah. Qualche volta le mogli degli amici si accorgono della cosa e allora cambiamo comitiva. Se durante una cena qualcuno mi fotte, io mi fotto qualcosa dalla moglie di qualcuno. Un cappellino, una stola, un paio di occhiali, un telefonino, ma chi se ne frega io frego e basta.
E m'annoio, però.
Pure oggi, mi sto annoiando. E allora mi chiamo a Vitina, quella cretina.
Vitina è talmente cretina che non s'è accorta che Angiolino m'ha fatto fare Ah. Però a Vitina io non ci ho ancora fottuto niente, a parte il marito, Angiolino appunto, che poi è pure il padre di 'sto figlio nuovo in arrivo. Dettagli.
"Vitina, bella che fai?"
"Annamaria! Cara, sono in banca. Ma oggi è moscio, non c'è nessuno. E tu, che fai?"
"Oh, nulla. Ho fatto venire mia madre a prendersi il bambino, le ho detto che non mi sentivo tanto bene e quella è corsa qua. Solo che voleva restare, allora ci ho detto mamma, fanculati fuori da qua con il pupo".
"Ehehe eh eh eh, sei troppo forte Annamaria".
Questa davvero pensa che so' forte, mi fa tenerezza la cretina che è pure cornuta: la cretirnuta!
"Ascolta Vitina, ma tu l'hai vista com'era vestita quella cessa di Giuliana l'altra sera? Oddio, ma sembrava davvero una disperata".
"Mamma mia quanto tieni ragione, 'na zingara. Io capisco pure che stai attraversando un momento difficile eccetera eccetera, ma allora stattene a casa. Cioè forse quel vestito tiene più di dieci anni, gliel'avrò visto una ventina di volte ... e la borsa? Naaah".
"Eheheheeehehe, sì sì. La borsa! Tutta rovinata, maccheccazzo, che non portartela la borsa! E che borsa poi, cazzo ma manco da Carpisa ... ma che cacata ... e nemmeno un gioiello, che pezzente!"
"Ehehehe, e non parliamo poi del telefonino ... ma dico ... l'hai notato? Credevo che non ce ne fossero più di modelli così in giro ... hai visto poi quando l'ha chiamata il figlio ... ihihihihihihihi ... avrà urlato pronto pronto pronto forse cento volte, mi senti? E ti credo che non ti sente!"
"Ihihihihihihihi, sì sì sì. Ma che cessa! La prossima volta non la chiamo proprio, sembra che portano sfiga, lei e quel fallito di marito che tiene".
"Seeeeee ... a proposito del marito, guarda che l'ho notato come ti guardava ... ogni volta che t'alzavi ti fissava il culo ... n'altro poco e cacciava la lingua da fuori".
"Ma veramente?"
"Eeeeeeh mo', eddài ... ecché non l'hai notato!"
"Mah, non saprei ... 'na guardatina, sì ma proprio che mi fissava ... non saprei".
"Ueeh ... ecché ma mica t'interessa, vero?"
"Vitina, ma che sei scema? Ma figurati ... a me quello non m'è mai piaciuto, ma ci mancherebbe".
"Eh Annamaria, eddài ... che lo sai che ti guardano sempre tutti, eddài ... perché non ti sei accorta che quando ti sei alzata a ballare tutti i maschi ti guardavano ... eddài ma che per piacere ...".
A dir la verità cretina d'una Vitina, eccome che me ne sono accorta mi meraviglio che tu hai notato che mi hanno guardato ma non ti sei accorta che ci ho fatto una pippa a Angiolino, tuo marito, mentre tu ti tracannavi il vino, alcolizzata d'una cretirnuta.
"Senti Vitina piuttosto, ma tu hai visto a Daniele e Marcella ... che cazzo di faccia tosta ... come se niente fosse ... bisogna proprio esserci nati per certe cose ... cioè proprio il giorno della cena ... quello Daniele stava su tutti i giornali ... l'assessore del cazzo ... mo' se lo portano in galera e quello come se niente fosse ... a che faccia di cazzo".
Eggià, Daniele è 'na faccia di cazzo, e tu? 'Sta grande troia di merda, Ah! Ti sei fatta chiavare da mezza città, e Daniele fa schifo. Adesso, fa schifo. Ma tutte le pratiche che ha passato a quel pesce lesso e grasso di tuo marito, quelle mica ti facevano schifo, vero? Ogni pratica nu gioiello, e il gran babbione grasso che te li compra dal gioielliere che tu ancora mo' ci vai a fa' i servizietti, e dici che gli altri fanno schifo.
"Oh sì sì, ma quanto tieni ragione ... quelli non dovrebbero uscire proprio di casa, Marcella s'è lamentata degli arresti domiciliari, ma vattenn' che t'hanno fatto un favore a non farti usci' di casa ... che prima o poi a quello ce lo fanno nu bello paliatone!"
"Sì sì, è garantito che glielo fanno un paliatone ... forse Marcella si lamentava dei domiciliari perché non era libera di fare salire il portiere a pulirci la canna fumaria ..."
"Maro' ... ma veramente? Giuro che non sapevo niente ...".
Ma sentitela, 'sta cretirnuta pare 'na Montessori come se non lo sapessimo tutti che ti sei fatta a mezza banca.
"Eeeeh Vitina, mamma mia che devi sempre fa' la finta ingenua ... essù sù che lo sanno tutti quanti che Marcella si fa menare dal portiere ... di sicuro da un anno almeno".
Ma che gran faccia di merda, sentitela a questa come è brava a dire chi si fa mena' da chi, ma pensa a chi ti meni tu, 'sta ninfomane zoccola cleptomane ladra, 'sta ladroccola di merda!
"Annamaria, veramente non lo sapevo ... sembravano forse gli unici ad andare d'accordo, vabbe' ovvio oltre a te e Tonio e me e Angiolino".
Mamma mia mo' quasi quasi te lo dico che Angiolino tuo è padre del figlio mio, che cretirnuta alcolizzata!
"Eh se' se' ... invece no! Ci salviamo solo noi. E poi si vede proprio che Angiolino è ancora innamorato assai di te". Sì sì, assai. Proprio assai.
"Annamaria, che lo sai, bisogna stare attente. Non ci si deve distrarre. Quello un marito se te lo vuoi tenere sappiamo come si fa, e ci mancherebbe!"
Cretirnuta d'una cretirnuta, maronna maronna che fatica che sto' facendo, mo' te lo dico che mentre tu ti sei andata a scegliere l'ennesima bottiglia di vino da tracannarti io mi so' andata a tracannare nel bagno alla schiuma calda di Angiolino tuo, 'sta cessa.
Meglio mantenere la calma. Preserviamo gli equilibri. Profilo basso, lo chiamano. Che volete, la buona società ha le sue regole. Andiamo, schiena dritta, testa alta e un gran sorriso.
Ladroccola, maialazza. Fammi stare serena madonnina bella e cara, altrimenti questa ci cambio i connotati e soprattutto poi non m'invita più a casa sua. E dal momento che è l'unica che ci invita ancora, Vitina fai la brava, fai la brava e fai la brava.
"Una cosa te la devo dire, quando ci penso ancora che mi vengono le lacrime agli occhi, tesoro caro. Annamaria, il premio Oscar ti devono dare".
Il premio Oscar, mi devono fare santa lurida cretirnuta che altro non sei. Santa mi devono fare che sto ancora qua a parlare con te. E t'ho chiamata io, cretirnuta lurida.
"Amore mio bello della vita, a che ti riferisci?"
"Gioia bella, a quando hai detto a Rosetta che sembra sempre più giovane!"
"Hihihi, e la cosa più bella è che quella mi ha pure creduto. E poi, ogni volta che viene a casa porta qualche cosa da quella pezzente che è. Dico, hai visto? Ha portato una scatola di cioccolatini. Ce n'erano dieci dentro. Ma che pezzente!"
"Luce dell'universo, quanto tieni ragione. Manco uno a testa. Ma dico, meglio che non porti niente proprio!"
E già, 'sta cretirnuta devono fare tutti come fai tu che ti presenti sempre a mani vuote. 'Sta grandissima scostumata.
"Ascolta tesoro, mi piacevano le scarpe che avevi, nuove?"
"Sì, sì. Me le ha regalate Angiolino mio". Se', aspetta tu che Angiolino mi regala qualcosa.
Hai capito, Angiolino mo' ti fa pure i regali. Si deve fare perdonare, il bastardo.
"Scusa bellezza, mi suona il cellulare un attimino un attimino che vedo chi è ..." Oh, ma che bello parli del diavolo. Sarebbe simpatico simpatico che mo' ti dicessi scusa Vitina grande cretirnuta devo rispondere a quel porco ti tuo marito ci sentiamo dopo. Meno male che sono una signora.
"Pronto? Ciao ciao, tutto bene? No, sono a telefono con Vitina ti posso richiamare? Ecco, è meglio sì sì ciao ciao ... Scusa Amore immenso, dicevamo?"
Amore immenso, ma quant'è falsa Lady Ah, la ladroccola.
"Chi era?" Sicuramente qualcuno che mo' te lo viene a buttare visto che hai ammollato il pargolo a quella sderenata di tua madre.
"Uh che palle, era Manuela per la faccenda della Croce Rossa, poi la chiamo. Quella co' la scusa della Croce Rossa vuole sapere com'è andata la cena, ma fatti i cazzi tuoi e resta quell'emarginata sociale che sei!"
Emarginata sociale, ha parlato la regina d'Inghilterra. Ma 'sta cafona arricchita.
"Annamaria, ma che tu sei troppo buona. Dai sempre retta a tutti. Sei sempre troppo disponibile, davvero non so come ci riesci".
E sì, mo' ti dicevo che tuo marito ha detto che tra cinque minuti sale a casa che mi porta il filoncino caldo caldo.
"Vitina Vituccia uccia uccia, e che ti devo dire. Come si dice nolbessa oggigge, quando tieni certe responsabilità, quando rivesti certi ruoli devi saperti muovere in un certo modo. Tu mi puoi capire". Eccome che mi puoi capire, cretirnuta alcolizzata. Ma che devi capire che a te non ti caca manco lo sciacquone del cesso di casa tua.
Nolbessa oggigge, 'sta ladroccola ignorantissima, 'sta donnaccia di strada.
"Amore lucente, ti dico la verità non t'invidio proprio".
Sì sì, come no. Non m'invidi proprio.
"Oh, scusa Vitina Vituccia uccia uccia. Devo aprire la porta, mi hanno portato la spesa. Ci sentiamo dopo?"
"Come vuoi tu, tesoro. Se vuoi aspetto in linea".
"Uccia uccia, sai che ti dico? Hai ragione, aspetta in linea che tanto me la sbrigo bello subito subito". Eccome che me la sbrigo in fretta, mo' ti faccio vedere io.
Che vi devo dire, io m'annoio. Mo' vado ad aprire la porta, è Angiolino che m'ha portato il filoncino suo. E io mo' me lo pappo mentre la moglie m'aspetta al telefono, magari ci sente pure, sai che sfizio ...